Primavalle, uccise la madre e nascose il corpo nell’armadio: il figlio dichiarato parzialmente infermo

Massimo Barberio, l'uomo di 61 anni che nel 2023 ha ucciso la madre e ne ha poi nascosto il corpo nel loro appartamento di Primavalle, potrebbe uscire dal carcere e andare in una struttura per malati psichiatrici. Il perito nominato dal Tribunale ha stabilito che al momento del fatto l'uomo era incapace di intendere e di volere, mentre il consulente nominato dalla procura ha riconosciuto un vizio parziale di mente. Il pubblico ministero ha chiesto per Barberio dieci anni di carcere, ma se i giudici dovessero accogliere la perizia del Tribunale potrebbe lasciare la cella di Regina Coeli per essere seguito in una struttura.
Come riportato da Il Messaggero, il perito ha parlato di una "severa possibilità autolesionistica", "non eterolesiva, ma autolesiva". In altre parole Massimo Barbiero non è pericoloso per gli altri, ma per se stesso. Motivo per cui i giudici potrebbero stabilirne il rilascio nel caso fosse dichiarato non imputabile.
L'omicidio della donna è avvenuto il 19 settembre 2023. A descrivere quei momenti era stato proprio l'uomo, che ha sempre vissuto con la madre nel loro appartamento di Primavalle. "Io ero in dormiveglia, le ho dato il buongiorno, poi ho visto che c’era il coltello e sono partito. Non c’è un motivo per cui l’ho fatto quel giorno. Ho visto il coltello sul bordo del lavabo, lei si è voltata per fare il caffè e io, da dietro, l’ho colpita tre volte, sul lato destro". Alla base del gesto sembra ci fosse un piccolo debito condominiale accumulato dal 61enne, e di cui non voleva la madre fosse a conoscenza. "Mia madre percepiva una pensione di 700 euro e avevamo accumulato un debito da 2.000 euro. Cercavo di sistemare la situazione economica ma era diventata insostenibile e difficilmente risolvibile. Quindi l’ho uccisa perché lei non sapeva nulla e non volevo che lo sapesse".
In quel palazzo, nessuno si sarebbe mai immaginato che l'uomo potesse compiere un gesto del genere. I vicini e l'amministratore li hanno descritti come persone riservate e tranquille. Quando hanno saputo cosa era successo,hanno fatto una colletta per organizzare una messa in ricordo della signora Egidia e comprare dei fiori. Hanno saputo che Barbiero in carcere non aveva vestiti e spazzolino, e con il resto del denaro hanno acquistato dei beni di prima necessità per lui e glieli hanno fatti arrivare.